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Biblioteca di Alessandria
aver potuto leggere "La guerra non ha un volto di donna", ci pensavo stamattina, è un privilegio, è un regalo di cui sento il bisogno di esprimere gratitudine. a Svetlana Aleksievic, alle donne che le hanno raccontato la loro vita, agli editori, alle traduttrici, a chi le ha dato il premio Nobel. grazie, grazie. è stato tremendo, è stato bellissimo, perfetto.
aver potuto leggere "La guerra non ha un volto di donna", ci pensavo stamattina, è un privilegio, è un regalo di cui sento il bisogno di esprimere gratitudine. a Svetlana Aleksievic, alle donne che le hanno raccontato la loro vita, agli editori, alle traduttrici, a chi le ha dato il premio Nobel. grazie, grazie. è stato tremendo, è stato bellissimo, perfetto.
8 years ago
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wow che rece appassionata, dicci di più!
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Elesole
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La Aleksievic è enorme, assolutamente enorme, un obbligo (piccolo aneddoto personale: stavo davanti all'ingresso del campo sportivo di Pryp'yat' fissando le fotografie degli uomini morti per aver fatto parte del pronto intervento nella notte dell'esplosione della centrale di Chernobyl, quelli che sono sepolti nel cimitero di Mytynky a Mosca, sigillati in bare di cemento per impedire che la pazzesca quantità di radiazioni che assorbirono e che li uccise possa ancora fare danni. Ero a fianco di un ragazzo tedesco che tirò fuori dallo zaino “Preghiera per Chernobyl”, che io avevo letto qualche mese prima ed entrambi ci mettemmo a indicare questa o quella foto come se grazie a quel libro potessimo riconoscere qualcuno per averlo incontrato in un’altra vita).
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Hal_Incandenza
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