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Ho fatto consegnare un pacco da mia madre, come spesso accade. Mi chiama il corriere: "Buongiorno sono il corriere, ma è a casa? devo consegnare un pacco." Gli dico che non ci sono ma di suonare serenamente, che c'è mia madre. "Ma non trovo il cognome!" "Come non lo trova? Ferrero, è l'unica del palazzo" (in totale sono dieci campanelli, non è che uno si possa tanto sbagliare) Mi ripete l'indirizzo e il civico per sicurezza, sono quelli. "NON LO VEDO LE DICO CHE NON C'È!"
"Ma come non c'è, mia madre abita lì da sessantadue anni, si fidi che c'è" (lunghi momenti di ricerca, brontolii, l'illuminazione) "MA IL COGNOME È FORTUNA?" "no perdio è il vicino di casa, di fianco a fortuna cosa legge?" "L'ho trovato!" Suona tenendomi al telefono, mia madre risponde, lui dice che ha un pacco, mia madre - addestrata bene - chiede a chi è indirizzato. "È per la signora Federica!" Mia madre: "Non la conosco!" Io al telefono: "Ma no BRUNA NON FEDERICA!" Corriere: "Ah no Bruna"
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La prima cosa che abbiamo fatto insieme è stato un viaggio in treno e tu eri così piccola che mi stavi tutta in una mano. Sei rimasta piccola tutta la vita, con gli occhi grandi e il musino mezzo grigio e mezzo rosa.
Non volevi essere presa in braccio ma io ti prendevo in braccio lo stesso, poi ti giravo a pancia all'aria e ti facevo i bacini, e tu miagolavi ma non scappavi.
Miagolavi sempre, miagolavi se ti guardavo, miagolavi se mi schiarivo la voce, miagolavi se ero in un'altra stanza e volevi controllare se c'ero ancora, miagolavi nel cuore della notte perché la notte è molto buio, se poi ti parlavo miagolavi tantissimo, facevi tutti dei discorsi, di sicuro erano lamentele su come era piccola la casa e perché non posso andare ad ammazzare gli uccellini? e perché teniamo Casper che io lo odio? Quando abitavamo in mansarda ammazzare gli uccellini ti piaceva tantissimo, poi ci siamo imborghesiti e non lo potevi più fare.
Le altre cose che ti piacevano tantissimo erano leccare le olive, strusciarti sulla plastica e dormire sui miei vestiti. Avevi il superpotere di vomitare nel posto in cui potevi fare il massimo del danno. Facevi tantissime fusa, bastava guardarti. Fusa e miagolii. Volevi andare sotto le lenzuola per dormire vicino a me, ma una volta sotto avevi paura e volevi uscire. Eri morbidissima, avevi le zampine minuscole e gli occhi enormi.
Ti prendevi ancora la coda, ed è principalmente per questo che non ti hanno accettata al Mensa.
Eri convinta che le fotografie ti rubassero l'anima e quindi non ho nessuna foto bella di te, solo foto in cui guardi altrove, ti nascondi, oppure hai l'aria disperata perché ti tengo in braccio.
Abbiamo vissuto insieme sedici anni tutti felici, in cui sei sempre stata sana, hai mangiato qualunque cosa ti mettessi davanti e ti sei lamentata di tutto a voce altissima.
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Ieri cena della classe di nuoto. In una sala peraltro vuota e torrida ci hanno piazzato in un tavolo a L, credo per puro sadismo, e nel braccio corto della L eravamo seduti faccia a faccia io e il mio acerrimo nemico, lo Sleale che ha ucciso ogni mia velleità natatoria: il crudele allenatore Roberto. Due ore lun ghis si me.
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Vi metto qui un'osservazione generale sulla vita che può esservi utile (di sicuro sarebbe utile a me ricordarmene): tre gin tonic a stomaco vuoto, a quaranteccetera anni, NO.
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L'altro giorno stavo uscendo di casa e pioveva a secchiate. La signora che pulisce le scale, guardando sospirosa il cielo, mi ha detto che non aveva un ombrello, così sono tornata in casa e le ho dato uno dei miei, con l'accordo che l'indomani me lo lasciava appeso alla maniglia. La pioggia è durata poco, tempo di arrivare alla metro ed era già finita. [continua]
La sera torno a casa, faccio le mie cose, do la pappa ai gatti, finché mi cade l'occhio su un ombrello appoggiato in ingresso: l'ombrello che avevo prestato alla signora che pulisce le scale!
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La cosa più emozionante dell’anno finora è che ho messo la rete al balcone che dà sulla strada (vivo al pianoterra) e adesso i gatti possono uscire (sul balcone) e io posso tenere la camera da letto spalancata. E con “emozionante” intendo “sono due notti che non dormo” (pensate come sto messa)
Detto questo: oggi è venuta la signora delle pulizie e tutta contenta ha lasciato il balcone aperto. Siccome la finestra della cucina è mezza marcia si è spalancata, quindi al mio ritorno a casa la situazione era
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Ho la dermatite sulle gambe (uno spettacolo meraviglioso di bolle e prurito) e mi sono state vietate le fragole. VIETATE LE FRAGOLE. Non è forse questa tortura?
Bisogna tenerlo per il culo ma proprio in punta. Io lo afferravo saldamente a metà e menavo vigorosi fendenti all’aria ma non funziona. Invece compiere un ampio semicerchio tenendolo così sì.
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La mia poesia preferita è la filastrocca di nati per leggere: Leggimi subito, / leggimi forte / Dimmi ogni nome che apre le porte / Chiama ogni cosa, così il mondo viene / Leggimi tutto, leggimi bene / Dimmi la rosa, dammi la rima / Leggimi in prosa, leggimi prima.
bruno tognolini, mi sa che ci ho scambiato qualche mail tipo nel '92, era utente registrato di un mio programmillo per mac (potrei sbagliarmi, forse era utente dell'omologo programmillo per pc scritto da un mio amico, forse era solo uno che si chiamava in maniera simile)
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vic
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Quella filastrocca letta oggi sembra il testo della canzone di Morandi pronta per il Sanremo 2023 (Bruno Tognolini <3, era mio compagno di corso al DAMS)
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Fabs
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Remo contro Sanremo
Oggi ho ascoltato svariate volte la canzone di Giovanni Truppi, le mie colleghe in pausa pranzo hanno fatto un TikTok col culo ciao ciao, è stata una giornata molto sanremese
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La vicina pazza mi tende un agguato senza mascherina su pianerottolo. “Come sta? Come stanno i gatti? Io sto male, ho l’influenza”
la vicina più pazza che ho avuto era un'inglese, residente in Italia da 9 anni. Però parlava ancora italiano a modo suo. Una domenica pomeriggio passo a salutarla, e lei mi invita ad entrare esclamando: "Vieni, sto facendo l'URLO in fondo alla tenda". Voleva dire "l'orlo"...
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incancellabile PARASSITA
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Ho scoperto che la signora delle pulizie mi spegne il riscaldamento quando va via. Credevo di avere i termosifoni rotti e invece le manopole erano allegramente sull'uno. Si vede che ha deciso che col freddo mi conservo meglio.
Di sicuro non lo ha fatto per malanimo (fra l’altro io non le chiedo mai niente e non ci sono mai quando viene, fa esattamente quello che vuole quando vuole, volevo che facesse due ore e me ne ha imposte tre e io ho detto ok tre, ho pure le casa piccola, i gatti le piacciono), solo che oggi stavo congelando e non capivo perché.
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Tanti auguri! Io ho iniziato l’anno bevendo un tè fatto con l’acqua del bollitore che ieri notte avevo avuto la bellissima idea di pulire dal calcare lasciandolo pieno di aceto.
e anche vic è rimasto incantato dallo stacco di coscia - i dettagli, le trasparenze - della nuotatrice
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andreo passatelli
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