il contastorie di frenf.it

ilcomizietto to ilcomizietto's feed, il contastorie di frenf.it
Mentre ShannaFra comprava cigni al posto di fenicotteri, io e mio padre questo pomeriggio siamo andati di corsa in banca per un problema che volevamo chiudere quanto prima. Chiudeva alle 16 e noi eravamo lì alle 16.01. Ci hanno fatto entrare nonostante mio padre fosse in sandali e vestito da contadino, con tanto di cappello di paglia, e io in bermuda di jeans, patta aperta e marsupio nero. (Me ne sono accorto all'uscita.) Accolti ovviamente da un'impiegata molto graziosa e tirata a lucido.

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E niente, sembravamo due bifolchi in una banca svizzera per ricchi. Fine storia comica (per voi) e mesta (per me). - ilcomizietto - [ 9 ] -

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Io, ma con la patta aperta e meno figo. https://www.giosal.it/pan... - ilcomizietto from Android - [ 1 ] -

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goff aquilone in un giorno di tempesta to MaleParole, il contastorie di frenf.it, Che parte non hai capito?
Allora, io sono uno che non si arrabbia mai e non cerca mai la lite per due ragioni principalmente 1) sono tollerante 2) non sono presuntuoso e dubito di me stesso più di quanto sia necessario. Però son due giorni che, sarà il caldo, sarà che gli stupidi sono sempre in agguato:

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1° episodio: ieri sera si avvicina tutto tronfio il vicino del condominio confinante e mi fa tutto impettito - scusa ma io vedo che qua voi avete una strada sul retro che porta sulla via principale e voi ci tenete sempre le macchine parcheggiate e io devo passare sempre dalla stradina in mezzo ai palazzi che è stretta e ho spaccato lo specchietto alla macchina e ora chi me lo ripaga? - goff aquilone in un giorno di tempesta - -

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Forum c'entra: è l'avanguardia della corrente di pensiero per cui l'opinione della ggente, 1h di trasmissione, conti più delle legge, 1min di sentenza di giudice fantoccio con successiva ulteriore ora di opinione della ggente a svaccare la pronucia del giudice. - sapu - -

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Mister Quokka to Mister Quokka's feed, il contastorie di frenf.it
La mia maturità - Io e la matematica, due rette parallele che non si incontreranno mai (ehi, ma vuoi vedere che qualcosa so?). Sapevo che probabilmente non avrei manco capito il testo dei problemi, figuriamoci trovare la soluzione, e così mi ero preparato un mare di biglietti e bigliettini nascosti in ogni dove. Non ero l'unico e, gente che a fine giugno arrivava a fare lo scritto con un bomber invernale era anche più sospetta di me. Madonna, quanta ignoranza...

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L'idea era quella di accaparrarsi un posto buono e imboscato e sperare di poter consultare bigini lontano dagli occhi dei commissari. Suona la campanella e mi fiondo per primo lungo il corridoio. Lancio lo zaino che va a depositarsi sul penultimo banco. Posizione perfetta. E' fatta. - Mister Quokka - -

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(fra l'altro mi sono emersi dalle ragnatele della memoria alcuni ricordi sul semianalfabeta in questione. Ci facevano leggere i nostri temi a voce alta, lui non riusciva a leggere la sua calligrafia e bestemmiava sottovoce in dialetto "boia'ed dio, sa iè scrètt què". Ripensandoci la prof lo sentiva di sicuro ma faceva finta di niente) - momobo - [ 2 ] -

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misterpinna to il contastorie di frenf.it, misterpinna's feed
Il racconto di Lilith http://www.frenf.it/early... mi ha ricordato un nanetto, basato su uno scherzo architettato da mio papà quasi cinquant'anni fa, a bordo di una petroliera...

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Nei primi anni settanta, il giovane pinna padre navigava come terzo ufficiale di coperta sulle petroliere. Molto spesso si trovava a navigare con un marconista, leggermente più anziano (circa cinque anni) appassionato di paranormale e grandissimo figlio di buona donna. - misterpinna from Android - -

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Armatori? Mio padre ha navigato dal 1970 al 1978, con D'Alessio prima (70/73) e poi con Agip. - misterpinna from Android - -

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Sandrinha to il contastorie di frenf.it
Ispirata da questo thread di Q e dai commenti di misterpinna http://www.frenf.it/early... mi è venuto in mente un nanetto accaduto ormai circa 25 anni fa quando abitavo dall'altra parte del mondo. Come alcuni di voi forse ricordano, lavoravo in una missione salesiana sperduta in mezzo alle piantagioni di canna da zucchero nel Nordest, a circa 4 ore di auto dalla città di Recife (dove poi sono andata a vivere gli ultimi 5 anni in BR). (segue)

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Bene, circa una volta al mese ci si armava di pazienza e si andava a Recife, partendo molto presto al mattino, per andare a fare acquisti di cose che era difficile reperire in loco. Il più delle volte andavo con Padre Valerio, un signore distinto, brizzolato e con gli occhiali, che non si vestiva mai da prete (quasi nessun prete usa il clergyman da quelle parti). Quando andavamo a Recife, anziché mangiare la sbobba salesiana nella casa ispettoriale, eravamo soliti andare in una trattoria che faceva un ottimo pollo alla brace, abbondante, saporito ed economico (con un piatto mangiavamo in due). Una volta, anziché con Padre Valerio, ci vado con Fratel Toni, un salesiano non prete, anche lui parecchio più anziano di me ma molto sportivo. Ci presentiamo alla trattoria e arriva il titolare/cameriere. - Sandrinha - -

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grazie @vlad (temo che sia la mia vita ad avere aspetti un po' "originali", anche se c'è chi li trova pallosi) - Sandrinha - -

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ilcomizietto to ilcomizietto's feed, il contastorie di frenf.it
3D originale: https://www.frenf.it/earl... uno spin-off: https://www.frenf.it/earl... uno spin-off matematico: https://www.frenf.it/earl... - questo è un altro spin-off matematico, si fa per dire.

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Nella vita non capitano solo sfighe, ci sono anche eventi molto fortunati (detti: botte di CVLO) che evitano disastri e favoriscono eventi favorevoli, come per esempio permettermi di laurearmi. Fra i vari esami di fisica, quello che superai senza sapere nulla (o quasi) si chiamava metodi matematici per la fisica. Matematica molto astratta, con simbolismo non universalmente riconosciuto (ogni libro aveva il suo). In altre parole: non ci capivo nulla. Dove entrava qualche barlume di comprensione era la parte di programma sulle funzioni complesse. Comprai il libro, lo lessi, lo sottolineai, imparai un capitolo a memoria e andai all'esame, sapendo che una domanda sarebbe stata: mi parli di un argomento che vuole. All'esame portai il libro in questione. Il professore lo sfogliò per avere spunti per altre domande. - ilcomizietto - -

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non mi sembra il caso +1 - reloj - [ 1 ] -

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ilcomizietto to ilcomizietto's feed, il contastorie di frenf.it
Tutto questo parlare di ingiustizie personali e atti di violenza, mi hanno fatto pensare a quelli che subii io. Avviso subito i lettori che quello che racconterò non ha avuto, sulla mia vita, un peso eccessivo e non mi considero segnato da quanto descritto. Sono stati casi isolati, uno con un lieto fine. Tengo da parte il mondo del lavoro, che merita un discorso a parte. Magari un'altra volta.

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1) ero decisamente piccolo. 5 elementare o forse le medie, non ricordo. Andavo in bicicletta, con mio fratello, più piccolo di 4 anni, dietro, sul sellino della bici da cross, a delle sedute di ginnastica correttiva per la schiena. All'uscita della palestra venivamo fermati da un ragazzo, quello che oggi chiameremmo zingaro. Ci fermò e mi puntò un cacciavite in faccia. Voleva la mia bici. Ero spaventatissimo, mi sentivo responsabile anche per mio fratello. Dissi di no, mi opposi. Il ragazzo rimase perplesso. Ripiegò sul campanello. Voleva quello. Se lo smontò col cacciavite. Tornai a casa pieno di rabbia e paura e senza campanello. Come chiameremmo oggi quell'atto? Rapina all'arma bianca? Una ragazzata dei tanti bulli della mia città. Non ricordo nessuna denuncia. Chiederò ai miei domani. - ilcomizietto - -

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È una questione di educazione acquisita in famiglia o nel contesto di appartenenza, o con esperienze personali; è una questione di rispetto per l'altro, di sensibilità e di umiltà nel relazionarsi con chiunque, di modelli ricevuti o scelti. Non c'è differenza di ceto, cultura,ideologie, credo per le molestie sessuali. Tanto possono fare i genitori, soprattutto con i figli maschi, abbastanza la scuola.I media hanno distrutto molto proponendo modelli di scarso spessore. Bisogna parlarne, avere il coraggio di esporsi e confrontarsi, di mandare a quel paese chi ci dà fastidio, ormai il signorile silenzio passa per dabbenaggine. Bisogna investire sulla cultura di genere, da piccoli, sull'affettività, sulla decodifica delle proprie emozioni per imparare a capire prima le proprie e poi quelle altrui. Nelle scuole si può leggere e parlare di esperienze positive e negative nella relazione tra i sessi per confrontarsi scontrarsi e forse arrivare a capirsi, ad accettarsi e rispettarsi nel riconoscimento della propria diversità. Ebbasta con la mentalità della dominanza,della prevaricazione e del possesso spacciata per forma di corteggiamento , di forza e fighezza. - vlad from Android - [ 7 ] -

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ilcomizietto to ilcomizietto's feed, il contastorie di frenf.it
A proposito di Hefner. Molti anni fa un gruppo di amici regalò ad una persona non molto fortunata in amore un megalibro di playboy, una monografia uscita per festeggiare una qualche ricorrenza della rivista. (Il 50esimo?) Quando il nostro aprì una pagina a caso del librone, pieno zeppo di immagini femminili, capitò su una delle rare senza nemmeno un essere umano.

7 years ago from Android - Comment - Hide - - [ 6 ] - [ 1 ]

Grandi risate e perculi, allora, ma per fortuna oggi l'allora sventurato è ammogliato e con due belle figlie. - ilcomizietto from Android - [ 2 ] -

Pepper Mind to Pepper Mind's feed, il contastorie di frenf.it
Anche io un piccolo nanetto sulle forze dell'ordine, dai, niente di che, ma simpatico e frizzante (?). Sono in auto io e miei 4 cari amici, tutti fumati, nell'abitacolo aleggia nebbiolina di fumi vari. Mi lasciano all'angolo della via in cui abito (via Pericle, angolo via Rucellai, a Milano). Scendo, saluto,, alzo lo sguardo ebete e dietro la macchina c'è una camionetta della Polizia, di quelle serie, con la torretta, e il tizio dentro che mi tiene di mira.

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I miei fumati compari manco si danno di una sega, fanno per partire, ma un poliziotto, già sceso dalla camionetta mi intima "Ehi, falli fermare" (io? ok). Busso al finestrino dicendo "Ehi raga, fermi! C'è la MADAMA!" - Pepper Mind - [ 6 ] -

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:D - LilaLaMarea from Android - -

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ilcomizietto to ilcomizietto's feed, il contastorie di frenf.it
Mi sembra di aver già raccontato questi nanaetti, ma forse nei commenti. 1) Lo zio comunista deceduto due mesi fa era molto conosciuto fra i caramba del suo paese e anche molto rispettato. Fermavano sempre lui perché sapevano che avrebbero dovuto lavorare il meno possibile e avrebbero potuto fare due chiacchiere. Un giorno lo fermano e lo zio si trova un mitra puntato addosso. Pochi istanti di paura e di sconcerto per capire che lo zio aveva un vero arsenale nei sedili posteriori:

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le armi giocattolo dei figli. Penso che se fosse capitato a uno sconosciuto prima avrebbero sparato e poi avrebbero visto l'errore. Nota: nel paese vi è un noto carcere, da cui i controlli frequenti. - ilcomizietto - [ 2 ] -

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Mi fermarono i Carabinieri, mi chiesero di aprire il baule, vidi le targhe, bestemmiai in cuor mio. L'agente non mi disse nulla, forse accennai una giustificazione, non ricordo. Ci fecero ripartire come se nulla fosse accaduto. - ilcomizietto - -

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ilcomizietto to il contastorie di frenf.it, noi e la prole reloaded
Oggi appartengo al #teamerode. Tenete lontani i vostri figli dalla mia home. (Ok, userò io l'hide.)

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Il cantastorie ci è finto per errore... - ilcomizietto from Android - [ 1 ] -

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:( - Shannafra - -

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barbottina (quella vera) to barbottina (quella vera)'s feed, il contastorie di frenf.it
Visto cosa è capitato a rael e dario ieri e dopo il successo della mia prima storia "Mi è esplosa la casa" mi sembra sia arrivato il momento di raccontarvi un'altra avventura "Mi hanno rubato la macchina" http://i.imgur.com/eiPKJI...

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Nel 2005 ero già sposata ma vivevo ancora abbastanza vicino ai miei genitori da utilizzare saltuariamente la loro seconda macchina, una Yaris tre porte blu molto molto bellina e che guidavo con gran soddisfazione. - barbottina (quella vera) - -

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Ho capito a chi somigli - Invernomuto - [ 2 ] -

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Sandrinha to Sandrinha's feed, il contastorie di frenf.it
Un nanetto sugli spaghetti spezzati. Nel 1989, durante una delle esperienze estive in Rwanda con un gruppo legato alla ong di cui sono ancora socia (Amici dei Popoli), i padri salesiani di cui eravamo ospiti ci chiesero di prendere un aiutante per la cucina, un certo André che aveva molto bisogno di lavorare. Ovviamente, accettammo di buon grado di assumere il disponibilissimo André che, per un mese, divenne il nostro factotum in cucina.

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Il più delle volte uno di noi restava con lui, così da organizzare il pranzo in modo il più possibile vicino ai nostri gusti; però, passati i primi giorni, vedemmo che André, oltre che disponibile, era anche bravissimo, quindi potevamo fidarci della sua cucina senza troppi problemi (insomma, non ci avrebbe preparato la capra in umido cotta con le interiora, "prelibatezza" che ci toccava mangiare alle feste a cui venivamo invitati). - Sandrinha - -

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Finito. [addendum: alcuni anni prima erano venuti in visita in Italia due sindaci locali, di due comuni con cui la nostra ong collaborava con piccoli progetti infrastrutturali. Quell'anno organizzarono una festa per il nostro gruppo e noi, rassegnati, andammo alla cena pensando di trovarci davanti la capra cotta con le interiora. Invece trovammo... gli spaghetti! Cotti insieme alla carne in umido, immersi in un brodo unto e bisunto e lasciati a mollo per ore. Gli spaghetti per i nostri ospiti italiani! Evviva!... E ci è pure toccato mangiarli facendo finta che fossero di nostro gradimento... ] - Sandrinha - [ 7 ] -

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vlad to il contastorie di frenf.it, vlad's feed
Un detto raccomanda “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi” perciò da sempre trascorro in famiglia la sera della Vigilia e il Natale, tranne due volte che raggiunsi il consorte con prole e bagagli al seguito. Non importa con quale ramo della famiglia si stia , anche se la tradizione vorrebbe con quello affettuosamente infestante dei parenti più prossimi.

7 years ago from iPad - Comment - Hide - - [ 3 ] -

Sì perché le cose si complicano quando subentra la famiglia del/della coniuge per cui spesso si adotta la soluzione dell’ half and half trascorrendo a turno la sera della Vigilia e il Natale a casa dai tuoi genitori e poi dai suoi ( suoceri), a meno che non si ricorra alla clonazione o si preferisca riunirsi tutti insieme appassionatamente. Posso solo immaginare le diplomatiche acrobazie in cui si cimentano coloro che hanno più famiglie. Quando ero bambina trascorrevo la vigilia a casa delle sorelle di papà e il Natale in quella dei nonni materni. Dopo gli esibiti e largamente apprezzati virtuosismi gastronomici che folleggiavano in un turbinio di portate , noi bambini, più veloci della luce, aiutavamo a sparecchiare perché aspettavamo la pausa del dopo cena o pranzo per giocare a tombola. Ci mobilitavamo per svuotare la tavola e invaderla di più serie di cartelle della tombola , mentre mamma e zie già lavavano le stoviglie e preparavano il caffè da servire con struffoli e zeppole. I cugini più grandi verificavano che tutti i numeri fossero nel panariello, per evitare un contenzioso senza fine qualora a termine della giocata si fosse scoperto che mancava il fatidico numero che avrebbe annullato le sofferte vincite. Io e gli altri cugini iniziavamo a esaminare le cartelle perché è un rituale giocare a tombola. Ognuno ha un criterio personale di scelta di cartelle. - vlad from iPad - -

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Auguri di buone Feste a voi tutti, frenfini, buona fine e buon principio! - vlad from iPad - [ 3 ] -

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LaMucci, Criceto di Satana to LaMucci, Criceto di Satana's feed, il contastorie di frenf.it
Una storia di karma.

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Premessa: il condominio in cui abito da quasi trent'anni è acusticamente peculiare: tutte le finestre del palazzo danno su un micro cortile/cavedio interno. Pro: così isolato dalla strada è molto silenzioso; contro: a finestre aperte o socchiuse, il minimo rumore dentro casa viene amplificato dal cortile e si sente per tutto il condominio. - LaMucci, Criceto di Satana - -

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Dove abitavo prima avevo dei simpatici vicini con udito ipersensibile al mio camminare (in casa cammino di solito scalzo, praticamente strisciando), al mio chiudere ante e cassetti (quasi tutti con le 'molle' per non farli sbattere,etc). Alla lettera 'di notifica' dell'amministratore ho sbroccato un attimino: a volte, random, quando tornavo tardi la notte o mi alzavo presto la mattina infilavo le cuffie per proteggermi e, alzato al massimo il volume dell'hometheatre, sparavo 5-6 secondi di urloagghiacciante.mp3 o corteodiambulanze.mp3 o elefanteimbizzarrito.mp3 e simili (dopodichè silenzio totale). Benché li sentissi svegliarsi, credo non abbiano mai capito che i suoni venissero da casa mia. - sapu - [ 7 ] -

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astridula to astridula's feed, il contastorie di frenf.it
tra i racconti di mia nonna ce n'era uno che parlava della notte dei morti. a dire il vero sarebbe più bello raccontarlo in friulano ma se vi va bene in italiano ve lo racconto volentieri.

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Vai - Pea Bukowski from Android - -

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https://66.media.tumblr.c... - goff aquilone in un giorno di tempesta - -

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ilcomizietto to ilcomizietto's feed, il contastorie di frenf.it
Pollinutre mi ha ricordato il vicino di orto di mio padre, ingegnere, che non sapendo una cippera di piante comprava le carote al supermercato e le rimetteva a terra. Si vantava poi con altri che aveva delle belle carote. Poi un giorno qualcuno gli disse che era pirla e come seminarle. #trustori

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cosacazzo - Pea Bukowski - -

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... Gesù - pollinutre from Android - -

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il padre del forbuddo (ॐMàximoΩ) to il padre del forbuddo (ॐMàximoΩ)'s feed, il contastorie di frenf.it
[a proposito del giorno dei morti] mi è tornato in mente di quando, da bambino, sono caduto dentro una fossa in cimitero

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Racconta, racconta - corax from Android - -

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"L'arberi pizzuti" sinonimo di cimitero: quanno me ne vado all'arberi pizzuti = quando muoro - Fabs - [ 1 ] -

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Sandrinha to Sandrinha's feed, il contastorie di frenf.it
I nanetti di Habu sulla Ferrero mi hanno fatto tornare in mente quando, nella mia "vita precedente", lavoravo per una piccola società di rappresentanti di commercio di prodotti alimentari (fra gli altri, Fernet Branca, miele Ambrosoli, cedrata Tassoni, giusto per citare i più famosi). Fra le varie aziende ce n'era anche una che produceva cioccolata, si chiamava Aura e aveva sede a Nervi (magari i genovesi del socialino la conoscono/ricordano). (segue nanetto sui gianduiotti)

7 years ago - Comment - Hide - - [ 1 ] - [ 1 ]

Una volta, un cliente importante ci restituì 10 scatoloni da 3 Kg di gianduiotti perché il burro di cacao era un po' affiorato e i loro clienti riportavano indietro i cioccolatini considerati "vecchi" (li aprivano, dicevano "checazzè" e tornavano al negozio a restituirli). In realtà erano buoni, probabilmente era stato solo un problema di stoccaggio, ma si sa, il cliente ha sempre ragione. L'azienda ci fa sapere che li possiamo anche buttare via perché il rientro con il corriere non compensa la spesa. Allora, un altro nostro cliente (importante pasticceria bolognese) ci fa sapere che potrebbe essere interessata ad avere 10 Kg di giandujotti sottocosto per fare ripieni e coperture, ma gli servono senza carta perché non possono mettere lì uno a scartare cioccolatini. - Sandrinha - [ 1 ] -

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Eh capita due mie prozie (sorelle di mia nonna) han lavorato per molti anni alla Zaini a Milano, una per moltissimo. La prima dopo meno di un mese non ne poteva più della cioccolata e credo non l'abbia mangiata per 20 anni, l'altra ogni giorno si prendeva una tavoletta da 100gr e la mangiava, tutti i santi giorni... la prima appena inziato si abbuffava degli scarti ecc. La differenza era solo li - SteveAgl - -

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mattiaq to il contastorie di frenf.it
Direi che inizio con il meglio e quindi con Gerusalemme. Mi rendo conto che verrà fuori un thread lunghissimo, lo pubblicherò un po' a puntate man mano che ho dei minuti liberi e una tastiera davanti. Siete liberi di non leggere, verrà fuori una specie di diario personale, un po' come per Paschett mi va bene anche se lo scrivo solo per me.

8 years ago - Comment - Hide - - [ 26 ] -

Il 1989 è stato un anno eccezionale, per il mondo e per me; per me è stato un anno di attese e contemporaneamente pieno di eventi. - mattiaq - [ 1 ] - [ 1 ]

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E con questo direi che posso finire. Adesso faccio passare tra di voi la scimmietta col cappello per raccogliere le vostre gentili donazioni. C'è anche spazio per un Q&A se lo desiderate. Poi potete svegliare quelli che si sono addormentati e l'ultimo chiuda la porta. :) - mattiaq - [ 2 ] -

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ilcomizietto to ilcomizietto's feed, il contastorie di frenf.it
Io di occasioni perse con le donne sono un campione. La prima a 17 anni, più o meno. Io e il mio amico M. siamo in vacanza in campeggio, in Sardegna, con le rispettive famiglie. Ma abbiamo autonomia, ovviamente e nel campeggio ci sono 2 (o erano 3?) bionde tedesche molto gnocche, poco più grandi di noi, 22-23 anni. Noi sbaviamo da lontano, ma il più sveglio dei due, cioè il mio amico M., riesce a rimediare un'uscita a 4.

8 years ago - Comment - Hide - - -

Noi con il nostro inglese maccheronico cerchiamo di fare conversazione. Ma non siamo stati abbastanza svegli da chiederci: che si fa dopo cena? Perché due ragazze tedesche vanno fuori con due perfetti sconosciuti in campeggio? Infatti non successe nulla. Ci scambiammo gli indirizzi. Inutile dire che alla mia unica pietosa lettera non ricevetti mai risposta. - ilcomizietto - -

Molto più tardi, una mia ex compagna di liceo, piena di cose abbondanti e gradite a noi maschietti, mi volle venire a trovare a casa dopo essere stati al seggio elettorale come scrutatori/presidenti. E io ero solo a casa dei miei e accampai scuse per evitarla. Fui anche maleducato, non ricordo. Sicuramente ciula. Sicuramente non le ero indifferente. Ciula +2 - ilcomizietto - - [ 1 ]

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mattiaq to il contastorie di frenf.it
Ci sarebbero un po' di ricordi di gioventù che avevo già raccontato su FF ma in una stanzetta privata. Solo ricordi, niente foto, niente avventure o colpi di scena. Roba da reduci, buona per annoiare i nipoti alle cene famigliari.Le storie potrebbero essere "Un anno col prete", "Gerusalemme città di pace", "Berlino okkupata". Interessano?

8 years ago - Comment - Hide - - [ 11 ] -

ma certo che interessano, se vuoi/puoi racconta - barbottina (quella vera) - [ 2 ] -

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3 naltri sulla fiducia a "Un anno col prete" - lucca - [ 2 ] -

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goff aquilone in un giorno di tempesta to il contastorie di frenf.it
[Racconto di gesti rituali] C'è una coppia di mezza età che ogni giorno dopo pranzo se ne va al mare in bicicletta

8 years ago from iPhone - Comment - Hide - - [ 15 ] -

Lui con la sua mountain bike con il portapacchi posteriore, la sacca con l'ombrello parasole a tracolla e una sacca nera da ginnastica - goff aquilone in un giorno di tempesta from iPhone - -

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@katana ah ok avevo mal compreso :) - SteveAgl - -

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.mau. to .mau.'s feed, il contastorie di frenf.it
Allora, c'è questo cugino di mio padre.

8 years ago from Android - Comment - Hide - - [ 8 ] -

Premessa: io sono di famiglia veneta, quindi terrone dentro. Questo cugino ha una dozzina d'anni meno di mio padre, e per alcuni anni è stato tenuto dai miei nonni, quindi voleva molto bene a mio padre. - .mau. from Android - [ 1 ] -

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Non vi dico il flash di quando al funerale è arrivato suo fratello, gemello, di cui molti di noi non sapevano nulla - Angelo Ghigi from Android - [ 6 ] -

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Mister Quokka to Mister Quokka's feed, il contastorie di frenf.it
Non tutti nella capitale... - Ieri, in una delle consuete scarpinate dal paese a casa, incontro un vecchiotto in tenuta da campagna. Camice blu da metalmeccanico, segaccio per potare e fiatella da Vecchia Romagna. "Dove vai, giovine?", Mi fermo, mi racconta la rava e la fava e nel frattempo si fermano tre macchine a chiedere: "Oh, tutto bene?". Ma un "Oh, tutto bene?" detto a sproposito. Io non gli do peso e tiro dritto verso casa.

8 years ago - Comment - Hide - - [ 8 ] -

Tra l'altro il vecchiotto si offre pure di accompagnarmi verso casa, ché lui ha finito con le piante e va in là. Io declino, ché devo raccogliere le noci per la colazione e via. Torno a casa e dico alla padrona di casa: "Ehi, ho conosciuto il Vanni" - Mister Quokka - -

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Durante i viaggi giovanili in autostop ho trovato molti che ci hanno provato, solo uno si è preso una coltellata sulla mano (piccolo coltellino al portachiavi), con gli altri è bastato tirare con forza il freno a mano e dire "ti ho chiesto solo un passaggio" con la faccia incazzata. Poi c'era la checca del paese che era innamorato di me, ma non era molesto, anzi, era divertente, mi faceva avances scherzose davanti agli amici per mettermi in difficoltà e io rispondevo sempre con altre battute, senza astio o rabbia nei suoi confronti, era diventato un gioco ormai. Io avevo 16 anni e lui almeno 35, erano gli anni '70, un paese di 7000 persone, non erano in tanti quelli che lo trattavano da persona. - goff aquilone in un giorno di tempesta - [ 3 ] -

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