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"Dei 22 casi in più registrati in un giorno in provincia di #Bologna, ben 16 sono stati riscontrati in una bocciofila (che è stata chiusa) di Medicina. "Non possiamo permetterci che 16 anziani si infettino andando a giocare a bocce". Così il commissario dell'Emilia-Romagna."
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"Una coppia di anziani ricoverata in medicina alle Molinette di Torino è risultata positiva al coronavirus. Marito e moglie, attorno ai 70 anni, non hanno comunicato che il figlio lavorava a Lodi e che era venuto a Torino per trovarli. Il terzo ospedale più grande d'Italia sta organizzando la chiusura del reparto."
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Altro caso di manipolazione: i giornali enfatizzano una ricerca italiana che avrebbe "dimostrato" che il virus cinese era arrivato in Italia "diverse settimane prima" del primo caso individuato a Lodi il 21 febbraio.
Lo studio che lo "dimostra" non viene linkato da nessuno, ma il punto è un altro: molti altri virologi avevano sostenuto già 15 giorni fa che il virus probabilmente era arrivato a fine gennaio, e naturalmente è possibile che sia arrivato ancora prima, per la BANALE ragione che il 29 gennaio, quando British Airways ha sospeso i voli da e verso la Cina, lì c'erano già notoriamente seimila infetti dichiarati e 136 morti (https://www.fanpage.it/es... ).
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Tutte belle ragioni, se non fosse che a fine gennaio i cinesi stavano già facendo il finimondo per contenere il virus. In realtà nessuna persona ragionevole poteva credere, a fine gennaio, che la malattia non avrebbe provocato danni enormi. Nessuna. Chi l'ha creduto o era troppo stupido per meritare qualsiasi tipo di carica o non ha commesso un comprensibile errore, ma ha fatto una scelta: quella di sperare contro l'evidenza. Scelta che pagheremo tutti.
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mentre in Italia ormai ci sono 79 morti i Cinesi mettono in quarantena chi arriva dal nostro paese. Stranamente non pare che ci siano campagne tipo "abbraccia un italiano" o "una carbonara ci salverà". Non pare che i cinesi accusino i loro concittadini di razzismo nei confronti degli italiani. E dire che sono tutti compagni.
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In una settimana sono morte 40 persone. Se viene confermato il raddoppio dei casi ogni 4-5 giorni vuol dire che tra due settimane saranno più o meno 300.
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Convincentevi che la situazione è grave, il rallentamento della diffusione è l'unica scelta e l'unica priorità. Chiunque di voi abbia un minimo di potere lo usi per sostenere politiche di isolamento e immediati investimenti in strutture di terapia intensiva. Serviranno a breve ospedali dedicati. A breve vuol dire due tre settimane. Questa situazione è paragonabile a una guerra e richiede misure straordinarie, nell'interesse di tutti. Perdere altro tempo significa condannare migliaia di persone.
cioè pensi qui ci sia qualcuno che può incrementare gli investmenti in strutture di terapia intensiva? mica siamo su tuitter
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Un mese fa alcuni medici cinesi scrivevano su twitter che la malattia, se non si risolveva più o meno in una settimana, cominciava a peggiorare e così inizava una seconda settimana durante la quale avevi bisogno di cure ospedaliere. Chi non guariva dopo due settimane aveva bisogno del respiratore e simili. La terza settimana in genere era decisiva: o guarivi o ci restavi. Questa informazione potrebbe essere utile, nel senso che se uno ha l'influenza da meno di una settimana e non ha particolari
sintomi respiratori non ha nemmeno bisogno di andare in ospedale, mentre dopo una settimana è il caso di chiedere aiuto.
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P.S. naturalmente questa è solo una notizia indicativa. Una persona di una certa età o con altri problemi, che abbia sintomi e il fondato sospetto di contatto con infetti, farà bene a isolarsi e chiamare un medico.
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Tanti anni fa abbiamo lavorato a Prato. Naturalmente ci colpì il numero di cinesi, ma ancora di più il fatto che sembrassero tutti ragazzi. In realtà era prevedibile, una volta gli emigrati erano quasi esclusivamente giovani, anche oggi la loro età media sarà molto più bassa di quella degli italiani. Il che forse contribuisce a spiegare la curiosa assenza di infetti cinesi in Italia.
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Adesso, con ospedali funzionanti, ci sono 17 morti su 650 infetti, circa il 2,5%, 25 volte più dell'influenza. Probabilmente i malati sono già 10 volte di più, o 20, quindi la mortalità reale non è nota. Da un lato sarà più bassa perché ci sono più infetti, dall'altro tenderà a salire perché ci saranno meno cure. Il macabro conto si potrà fare solo alla fine, ma ipotizzando l'1% e considerando più o meno quante persone frequenta ognuno, tutti avranno una vittima tra i conoscenti.
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la cosa tragicamente buffa è che i cinesi, dopo aver smosso cieli e terra per cercare di contenere il virus, ora anche se ci riuscissero finirebbero per riprenderselo da noi. E' chiaro che se dovesse ricapitare non ci proveranno nemmeno.
cioè ti è capitato in quest'ultimo mese di parlare d'altro? non dico della champions league, anche solo di vino bianco o di prostata o di abbonamento in palestra
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In realtà questa epidemia potrebbe essere l'occasione (per quanto tragica) di modificare il nostro stile di vita per ridurre il rischio di future catastrofi, diminuendo gli spostamenti (a partire dal turismo, una piaga tanto più infame quanto più stupida) e l'invasione umana dei pochi angoli non ancora del tutto corrotti. Ridurre quindi necessariamente i consumi etc etc. Ma visto l'atteggiamento per cui una fiera è più importante di pochi malati che tanto erano già condannati, non ci speriamo.
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Nel frattempo persone provenienti da zone in cui ci sono già stati dei contagi continuano, sebbene febbricitanti, a prendere treni per andare a trovare i genitori al paesello e farsi accompagnare da loro in ospedale. I ripetuti appelli a non andare in ospedale se uno ha dubbi evidentemente non stanno funzionando, il che fa temere che a breve ci saranno molte più probabilità di prendere il virus al pronto soccorso che fuori. E naturalmente al pronto soccorso ci sono soprattutto persone malate.
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La scelta del governo di fare test solo su chi ha sintomi implica di fatto l'abbandono della speranza di contenere il virus.
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tra i vari esempi di distinguo che vengono tirati in ballo per non guardare la sostanza delle cose adesso c'è anche l'osservazione che non si muore "per il virus" ma "insieme al virus" (https://www.wittgenstein.... ). In effetti si lascia anche intendere, con un contorno di "forse", che magari i morti sarebbero morti anche da soli, senza aiuto. In effetti è vero, anzi è ovvio, che in molti casi il virus peggiora le condizioni di persone
già malate, ma tutto il discorso suona falso, suona come l'ennesimo tentativo di minimizzare quella che per molti è già una tragedia perché hanno perso qualcuno.
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la cosa veramente grottesca è che forse non si capirà mai da dove è partita l'infezione in Italia. Probabilmente l'infetto proveniente dalla Cina è guarito, oppure, ma sembra meno probabile, magari è anche morto senza che nessuno si accorgesse della malattia. Se avesse avuto un nucleo familiare in Italia probabilmente avrebbe infettato anche quello e quello il gruppo circostante, quindi forse qualcosa sarebbe venuto fuori prima. Quindi sembra più probabile che fosse un turista o comunque
qualcuno di passaggio. Naturalmente potrebbero essere più persone, anche perché al momento non si sa se i casi di Torino sono legati a quelli Lombardi. Rimane il fatto che in altri paesi europei una buona percentuale degli infetti è straniera, mentre da noi sono tutti italiani (tranne i primi due, ma al momento non sembrano collegati agli altri).
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È morta un'altra persona. Naturalmente gli imbecilli stanno sottolineando con sollievo che era anziana e ammalata. Bisogna proprio che tocchi a loro prima di rendersi conto. Queste morti e le future forse erano evitabili. Chissà se prima o poi qualcuno risponderà per queste morti.
Quarto morto. Sembra davvero una macabra barzelletta che in Italia alcuni ospedali siano già diventati punti di diffusione del virus, come dev'essere successo in Cina, con l'aggravante che noi sapevamo prima del rischio e loro no. La causa ufficiale sta rapidamente diventando la sfortuna: il paese ha fatto tutto quel che doveva e anzi di più, ma puccioppo la sfortuna...
Ora che la frittata è fatta resta la retorica degli eroi: prepariamoci a un diluvio di eroi che si sacrificano per combattere ciò che forse le persone normali avrebbero potuto evitare o mitigare.
E ci sarà anche altro buonumore, che notoriamente aumenta le difese immunitarie: come se non fosse bastato il buonumore che ha accompagnato fino ad ora il prevedibile e previsto sviluppo di una crisi sanitaria senza precedenti.
Eroi e buonumore contro persone normali e cautela: il paese sceglie sempre la prima via, è più melodrammatica, più adatta ai temperamenti sentimentali e buffoneschi così diffusi nel nostro paese che a ben vedere il virus più pericoloso sono loro.
La declamazione e lo sghignazzo, questa è la bandiera di una società in cui un oscuro istinto di morte ha preso chiaramente il sopravvento. Chissà se questa brutta esperienza cambierà qualcosa.
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la limitazione ai parenti per evitare che si raggruppino 50-100 persone. la cremazione o l'inumazione sono indifferenti. il numero degli addetti è più o meno lo stesso.
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Von
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comunque su twitter è pieno di musulmani contentoni per i guai dei cinesi, che secondo loro se li meritano perché non seguono le regole alimentari del corano. Anche parecchi indiani stanno esultando, ma in maniera più composta: sperano di prendere il posto dei cinesi come produttori. In confronto gli occidentali contenti sono pochissimi. Sembra evidente che il sentimento anticinese è molto più forte in Asia che in occidente, e sarebbe davvero strano il contrario visto che noi li consideriamo
convenienti schiavi e loro feroci competitori. Naturalmente SONO feroci competitori, altro che schiavi, ma il popolo odia col cuore mica con la testa.
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il Burione contro il presidente della regione Toscana (tra parentesi, ha ragione il Burione): (volevamo mettere il link ma non lo prende)
più che altro la nostra ipotesi è che ilgiornale discrimini odiosamente tra turisti cinesi ricchi e immigrati africani poveri.
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In Cina il blocco delle attività e del traffico sta migliorando nettamente la qualità dell'aria. Se questo virus diventasse una consuetudine come l'influenza la necessità di evitare contatti e spostamenti potrebbe da un lato ridurre il rischio di catastrofe ambientale e dall'altro accelerare ancora il processo di isolamento degli individui e il loro sprofondare in una sorta di allucinazione controllata.
Un tipo di vita molto simile a quello già immaginato tante volte per l'ipotesi di guerra nucleare, come ad esempio in questo raccontino di Elia Spallanzani: https://eliaspallanzanivi... -
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Apple teme che il virus cinese le faccia perdere un po' di ricavi. Supponiamo che la notizia getterà nello sconforto i giovani compagni italiani, da sempre convinti che Apple rappresenti il capitalismo buono perché il suo fondatore da ragazzo si era fatto le canne.
nel frattempo in Russia hanno deciso di tenere fuori tutti i cinesi, confini chiusi (chissà come faranno, sono migliaia di chilometri). Curiosamente a questo punto noi non siamo più preoccupati quanto prima: come al solito abbiamo la tendenza ad anticipare i timori e soffriamo più nei primi giorni che dopo, anche se magari la situazione peggiora. Abbiamo già consumato il panico, diciamo.
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intanto all'Osmannoro (o Osmaronno) se la stanno prendendo un po' a male per questa storia dell'ambulatorio dedicato ai cinesi che rientrano. Nonostante abbiano previsto un ingresso separato, i lavoratori di un'azienda che sta nello stesso palazzo non si sentono mica tanto sereni. Faranno bene a rivolgersi al loro senatore di fiducia, prima che la riforma glielo tolga.
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(riassunto: il problema vero non sono gli ignoranti che parlano di qualsiasi cosa, ma gli esperti poveri che parlano di qualsiasi cosa).
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per spiegartelo evidentemente dovremmo scrivere una cosa ancora più divulgativa, e andrebbe contro i nostri principi.
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Con i soldi che risparmiano eludendo le tasse, i proprietari delle imprese monopoliste creano fondazioni che lottano contro la povertà e il surriscaldamento globale. Probabilmente non è solo un'operazione per lavarsi la faccia: è proprio che mirano a sostituirsi agli stati. Il motivo per cui non è scoppiata una terza guerra mondiale è che in realtà è scoppiata: da trent'anni questi individui stanno facendo la guerra a tutto il resto del pianeta e hanno comprato la lealtà di alcuni paesi,
che si prestano ai loro trucchetti fiscali (banalmente, spostare gli utili in piccole nazioni compiacenti, governi fantoccio). Tutto questo è tristemente ovvio, era già stato immaginato cent'anni fa e negli anni '80 col cyberpunk diventava cattiva letteratura popolare. In effetti si può dire che qualsiasi terribile rivolgimento politico viene sempre predetto e prefigurato dalla narrativa popolare, che per le sue caratteristiche e il suo pubblico funziona non da allarme ma da cuscinetto e quindi addormenta invece di svegliare. Quando la realtà comincia a somigliare in maniera inquietante ai libretti che si vendono sulle bancarelle il popolo invece di angustiarsi sorride e pensa "vabbè verrà mica il mondo dei libracci!". Naturalmente a quel punto è già venuto.
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