Probabilmente i tempi sono maturi per una pesante riforma dell'istituto referendario (aumento del numero di firme necessarie, rimozione del quorum, magari referendum propositivi). Ma probabilmente il problema sono anche gli stessi quesiti. Se devono essere spiegati da "tecnici" e l'elettore deve decidere (su che basi?) a chi dare retta senza comprendere la portata dei due risultati o addirittura lo stato attuale, probabilmente non dovrebbe essere un argomento su cui far esprimere i cittadini.