(questa l'ascoltavo in loop dalla cassetta che mi aveva passato il mio vicino di corridoio e di metal qualche secolo fa)
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Mauro
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Gettin' old
Gettin' grey
Gettin' ripped off
Under-paid
Gettin' sold
Second hand
That's how it goes
Playin' in a band
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Mauro
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uh non sapevo come si chiamasse quel tipo di suono! (d'ora in poi gli risponderò "eh ma siete proprio fissati con le cacuminali" AHR)
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Mauro
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comunque ho postato i cisti ed è venuto fuori il discorso degli incendi, il post di Bach ha tirato fuori quest'episodio spiacevole, mi sa che è meglio se per oggi me ne sto in quarantena :(
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Mauro
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Mauro
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Vieni al parco sepolto nel letargo/ e vedi: il riso di lontane spiagge,/ l’azzurro delle pure nubi irraggia/ repente i laghi e ogni striato varco.// Là cogli il greve giallo, qui ti dona/ betulla e bosso un grigio: il vento è mite:/ le rose tarde ancora un po’ fiorite/ scegli e baciale e curvane corona.// E gli ultimi degli asteri ricorda:/ la porpora sui tralci dell’agresto/ e della verde vita ogni altro resto/ lieve nel volto dell’autunno accorda.
In questa poesia di Stefan George troviamo versi la cui purezza mozza il fiato. Senti: “Là cogli il greve giallo, qui ti dona/ betulla e bosso un grigio: il vento è mite:/ le rose tarde ancora un po’ fiorite/ scegli e baciale e curvane corona.” Per parole come queste ci lasceremmo impiccare. E si potrebbe ben sussurrarle nell’ora della morte. (Manlio Sgalambro, Del pensare breve).
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Mauro
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