"dunque signor Tizio, lei è imputato di false generalità. Mi racconti. È stato fermato a un posto di blocco?" "No, non sono mai stato fermato" "Sicuro? Vigili, carabinieri?" " No e no, mai" "È stato in Comune? Dal notaio? Qualche autocertificazione?" "No, no e no". "Pensi meglio, che l'accusa è seria". E niente, 20 minuti a dare al nuovo cliente del bugiardo, per scoprire alla fine che la cancelleria ha sbagliato a trascrivere il capo di imputazione, citando l'aticolo sbagliato.