"Negli anni '70 non mi sarei mai definito sovranista, ma oggi questa parola vuol dire democratico, sostenitore del diritto del popolo a governare. Me lo ha insegnato Mélenchon ai suoi esordi a Parigi: arringava il popolo richiamandolo ai valori della tradizione, che non erano Dio, patria, famiglia ma liberté, égalité, fraternité. Nel mondo veramente rovesciato, la sinistra mainstream crede nel mercato mentre la tradizione si ribella nel nome dell'uguaglianza e della solidarietà."