In un mondo ideale: un telo, un ombrellone, un pezzo di spiaggia semivuota a Sabaudia, non troppo distante da baretto piccino e non rumoroso. Un libro, il fucking mare, placido. Un tuffo ogni tanto. Del silenzio umano. L'intero giorno così. Un sonno. La mente sgombra. Il vento. Attendere il tramonto con un birrino piccino. Risalire le dune, prendere la bici ancora con la salsedine sulla pelle, pedalare lentamente sulla litoranea, attraversare il ponte sul lago e fermarsi a prendere supplì caldi.
