Ach, nonna, così facile alle lacrime –
a ogni congedo mi stringeva a sè
con la forza improvvisa di chi affoga,
così piccina nel grembiule a fiori.
Com’è tutto passato in un baleno,
anni di cura delle rose, anni all’acquaio.
Lei era l’agile, la loquace, la tenera.
Quando morì chissà dov’ero io.
Ma questo Ach e ogni specie di sospiro
nelle sue cerchie era coltivato.
Quali cerchie? Signore al club del ramino,
il caffè d’ogni mercoledì pomeriggio.